Le indagini della Gdf erano partite dopo un'analisi preliminare degli elenchi di quanti percepiscono indennità di accompagnamento perché risultano ciechi assoluti.

di Renato Marino - Crimeblog.it
Prendevano la pensione d’invalidità civile e l’indennità di accompagnamento perché risultavano totalmente ciechi.
Eppure - secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza di Molfetta
- erano tranquillamente in grado di guidare l’auto e fare tutta una
serie di cose impossibili per un non vedente: accompagnavano i figli a
scuola, facevano la spesa scegliendo i prodotti sugli scaffali,
scendevano agilmente le scale e così via. Insomma falsi ciechi.
Parliamo di due fratelli di Molfetta, nel barese,
entrambi 50enni. Sono stati denunciati per truffa dalle Fiamme gialle e
a loro carico è stato emesso un provvedimento di sequestro per
equivalente di circa 140mila euro - in immobili, terreni e conti
correnti bancari. Cifra corrispondente all’importo percepito
indebitamente.
Uno dei due fratelli da dieci anni ormai prendeva pensione e
accompagnamento, l’altro “solo” da sei anni, da quando cioè il suo campo
visivo era stato diagnosticato estinto.
I fratelli infatti erano riusciti prima a ottenere dall’Inps una
invalidità civile parziale, poi quella totale, con tanto di
accompagnamento. Senza averne nessun diritto, ragion per cui ora
dovranno restituire il maltolto. Le indagini sono state condotte dalla
procura della Repubblica di Trani dopo un’analisi preliminare degli
elenchi di quanti prendono indennità di accompagnamento in quanto ciechi
assoluti.
© Foto TM News
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