domenica 3 novembre 2013

Il Comitato "Appoggiati a Me" presente al Terzo Piano Sociale di Zona



di Maria Cappelluti e Tommaso Gallo - Appoggiati a Me


Martedi 29 ottobre abbiamo partecipato al nostro primo tavolo istituzionale, relativo al 3° Piano di Zona per gli anni 2014-2016.

Da quanto ci risulta è stata quasi una presenza rivoluzionaria, perché per la prima volta i rappresentanti di disabili e i loro genitori hanno partecipato senza intermediazione alla redazione di un piano così importante per le politiche sociali del nostro territorio.

L’incontro di martedì è stato positivo sotto alcuni aspetti ma interlocutorio sotto altri.
Quello che ci è parsa da subito critica è la mancanza di informazione proprio per chi dovrebbe usufruire di certi servizi: associazioni e prestazioni di cui i genitori ignorano l’esistenza, esigenze di cui spesso nessuno sa nulla. Questo solo per far comprendere quanto siano ancora gravi le carenze nella nostra città su argomenti molto delicati e come sia minato il campo in cui vorremmo intervenire.


Ci siamo resi conto che la disabilità viene vista molto spesso solo dal punto di vista della non autosufficienza degli anziani: tranne il nostro intervento nessuno ieri sul tavolo specifico “Anziani e Disabilità” ha citato l’annosa questione dei bimbi disabili e delle loro famiglie, come se i servizi fossero già perfetti e nulla di più vada fatto.

Forse il tavolo è stato inteso male dalle associazioni ed enti coinvolti oppure abbiamo frainteso noi il senso del tavolo? Ci siamo sentiti più volte fuori luogo perché il tavolo era incentrato più sull’anziano disabile che su anziani e disabilità. A volte una semplice vocale può cambiare le cose.

 Nessuno forse ha capito che investire risorse su un bimbo disabile ben curato e trattato può diventare un adulto disabile più autonomo, e questo ovviamente andrebbe a ripercuotersi positivamente su tutto il sistema sanitario e su tutta la comunità.
Cambiare le cose, i modi di pensare, di vedere non si può… si deve!

Oggi più che mai i tagli alla spesa pubblica stanno andando maggiormente a colpire i più deboli e soprattutto indifesi e questo non lo possiamo accettare nel modo più assoluto.
Noi ci siamo e questo tutti lo devono sapere!
Riportiamo qui sotto fedelmente il nostro intervento letto durante l’incontro, che denota la nostra volontà propositiva e collaborativa per il futuro.


Intervento del Comitato “Appoggiati a Me” per il tavolo tematico di concertazione del 3° Piano Sociale di Zona Molfetta-Giovinazzo


Facciamo parte del Comitato “Appoggiati a Me” formato da genitori di persone disabili, nonché da disabili adulti e cittadini comuni sensibili a tale tematica.
Abbiamo deciso di costituirci quando ci siamo resi conto che avevamo tutta una serie di esigenze comuni non adeguatamente soddisfatte dai servizi pubblici a disposizione.
Ognuno di noi vive una realtà fatta di impegno totale e piccole e grandi difficoltà quotidiane: ci dedichiamo al miglioramento della qualità di vita dei nostri figli per i quali in moltissimi casi c’è bisogno dell’assistenza in ogni atto quotidiano. Ci teniamo a sottolineare questo in sede preventiva per sgomberare il campo da equivoci o possibili sovrapposizioni con altre realtà del terzo settore già esistenti sul territorio.

Il nostro scopo è quello di porre all’attenzione delle autorità competenti la propria esperienza diretta ed i propri bisogni per cercare di evitare inutili interventi a pioggia e magari contribuire a creare interessanti presupposti occupazionali ed economici per realtà collegate e per il Comune stesso.
Investire migliorando le possibilità riabilitative di un  bimbo disabile porterà ad un adulto disabile il più autonomo possibile, con vantaggi per tutta la comunità.
Abbiamo perciò sintetizzato una serie di criticità ed aree importanti su cui Comune, ASL, Enti  e Famiglie potrebbero collaborare, favorendo la fruizione di servizi indispensabili di riabilitazione e miglioramento della qualità della vita :

  1. Istituzione di un fondo a favore della fruizione di corsi di Idroterapia, Ippoterapia, Logopedia, Psicomotricità
  2. Interventi a sostegno dell’abbattimento delle barriere architettoniche nei condomini e abitazioni
  3. Introduzione di figure terapeutiche specializzate che  ad oggi mancano nel centro riabilitativo di Molfetta, cosa che costringe molte famiglie a lunghi tragitti giornalieri per effettuare le terapie necessarie ai propri bimbi; alle stesse famiglie sarebbe nel frattempo necessario riconoscere un rimborso spese carburante
  4. Maggiore attenzione alle situazioni gravissime che richiedono Assistenza domiciliare specializzata anche solo per poche ore giornaliere.
  5. Interventi per l’inclusione sociale, soprattutto scolastica
  6. Unica sede riabilitativa
  7. Sensibilizzazioni varie
  8. Aiuto psicologico ai genitori
Questa importantissima occasione odierna di partecipazione democratica e di condivisione delle scelte future è una grandissima opportunità per migliorare sia la vita quotidiana del disabile stesso sia quella di chi lo assiste ma anche per mirare gli investimenti della Comunità.
Vogliamo sperare che queste opportunità vengano colte.

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