giovedì 7 agosto 2014

Angeli al 36mo Stormo




di Porcelli Domenico - Appoggiati a me

Continuano le iniziative dedicate agli associati di “Appoggiati a me” e alle loro famiglie. Questa volta, il 31 luglio scorso, abbiamo avuto l’opportunità di visitare il 36° Stormo nella base militare di Gioia del Colle.

In un clima di festa e cortesia il gruppo guidato da un Maggiore e da un Maresciallo, ha, per cominciare, assistito alla proiezione di un filmato che illustrava la storia del 36° Stormo insignito di 1 Medaglia d’Argento al Valor Militare al 36° Stormo Bombardamento Terrestre, 1 Medaglia d’Oro al 36° Stormo Aerosiluranti e 1 Medaglia d’Argento al 36° Stormo Notturno, mentre al personale sono state assegnate ben 8 Medaglie d’Oro al Valor Militare alla memoria, 43 Medaglie d’Argento, 123 Medaglie di Bronzo e 27 Croci di Guerra tanto che la bandiera dello Stormo è ancora oggi quella con più decorazioni di guerra di tutta l’Aeronautica Militare.

Successivamente siamo stati condotti all’Unità Metereologica della base dove ci è stato spiegato come si svolge costantemente il monitoraggio dei principali parametri climatici che poi servono per stilare, grazie a complessi modelli matematici elaborati dai computer, le previsioni del tempo che siamo tutti abituati a consultare quotidianamente.

Siamo poi passati a quella che per i bambini è stata la parte certamente più interessante: i velivoli!
Il primo aereo che ci è stato mostrato e dove i ragazzi hanno avuto modo di sedersi è stato l’Eurofighter Typhoon. Grazie alla collaborazione del tenente di servizio ci sono state spiegate, per sommi capi, le varie funzionalità presenti nella cabina di pilotaggio.
Immensa la gioia dei bambini nel trovarsi seduti in un posto altrimenti accessibile solo a chi ne ha le competenze anche se qualcuno ha avuto da ridire: “Papà non mi sono divertito, non ho potuto spingere nemmeno un pulsante” [cit. Cosmo].

Dopo le foto di rito con l’Eurofighter siamo quindi passati all’elicottero di salvataggio AgustaWestland HH-139A, uno degli ultimi modelli pensato per essere veloce e arrivare quindi rapidamente nei punti di emergenza. Attualmente è utilizzato anche per i soccorsi nel nostro mare specie in occasione dei viaggi della speranza delle popolazioni emigranti proventienti dall’Africa.
I bambini hanno avuto la gioia immensa di poter salire sia in cabina di comando che nella parte posteriore dove hanno indossato cuffie e microfono che serve per poter parlare con il pilota.

Gioiosa è stata anche la partecipazione dei vari ufficiali che si sono interfacciati con l’Associazione contenti di vedere tanta euforia negli occhi dei nostri ragazzi ma più di ogni altra parola, le foto renderanno idea di quale splendida esperienza sia stata.
In conclusione ringraziamo nuovamente il 36° Stormo, i bambini e i genitori che hanno reso possibile tale progetto.

sabato 26 luglio 2014

La nostra Daniela…


Ci ho tenuto fortemente a pubblicare la storia di Betta e di sua figlia Daniela perchè è la storia di una delle nostre mamme coraggio che ogni giorno lottano non solo per portare avanti una vita il più normale possibile ma soprattutto per dare alla propria figlia una vita il più dignitosa possibile.
Ho voluto farvi partecipi, anche grazie a Betta che me lo ha consentito, di una testimonianza ricca di speranza, fede ma anche di momenti di sconforto, di una ricerca spasmodica di una normalità e di una vita straordinaria resa il più possibile normale dalle attenzioni amorevoli verso la figlia gravemente ammalata.
Una storia che ha tanto da insegnare perchè in ogni riga c’è una morale, un insegnamento ed anche, nonostante tutto, gratitudine nell’avere la propria bimba ancora accanto.
Una storia di forza, determinazione e positività ripagata dal vedere la dolcezza di un sorriso, come qualcosa di unico e soddisfacente per se e per gli altri.
Una storia d’amore infinito tra una madre, il padre e la propria bimba.
(Maria Cappelluti)


di Betta Grillo - Appoggiati a me

Sono Betta, la mamma di Daniela, una bimba speciale che da sei anni riempie ogni giorno le nostre vite di un amore immenso, fatto di gioie, di sacrifici di sofferenza e di tanta speranza.

Quando vivi una vita diversa ti rendi conto che tutto quello che ti circonda non corrisponde a quello che tu avresti voluto per te e per chi ti sta più a cuore.
Vivere ogni giorno con l’angoscia nel cuore che ti logora sempre di più. Quell’angoscia che da spazio alla tranquillità solo quando vedo sorridere e star bene la mia bambina, Daniela.

Quando è nata ci ha resi i genitori più felici del mondo.
Nei primi mesi di vita i miei occhi e quelli del suo papà Sergio vedevano solo una bimba molto bella e normale. Ma, adesso, se guardo un altro bimbo di pochi mesi, mi rendo conto che mia figlia già nelle prime settimane di vita aveva qualcosa che non andava e che non avrei mai pensato che questi segnali sarebbero stati il preludio dei successivi 14 mesi trascorsi in ospedale.
Daniela lotta da 6 anni contro la “sindrome delle crisi parziali migranti dell’infanzia”. Una patologia spietata che comporta la presenza ogni giorno di crisi epilettiche scarsamente controllate dai farmaci antiepilettici.
Combatte ogni giorno con un male che è molto più grande di lei, come un leone e che noi restiamo impotenti a guardarla nei momenti di malessere.

In quei momenti cerchi di vivere una vita normale, una normalità tanto fragile che basta un niente per infrangersi.
Affrontare la malattia, vedere star male tua figlia e non poter far nulla per migliorare la sua condizione è il dolore più forte che una mamma e un papà possano provare.
La desolazione, lo sconforto, la paura, la speranza di un giorno nuovo, avere una vita normale come tutti gli altri, fanno parte dei nostri pensieri quotidiani e fino a quando questo non accadeva, non avrei mai pensato che avere un figlio sano fosse un dono e non la normalità.
Quando Daniela sta male la sua gestione diventa pesante e pericolosa e solo con l’amore, la buona volontà, il coraggio e, ringraziando Dio, anche ciò che ci hanno insegnato nella rianimazione del Bambino Gesù di Roma dove Daniela è stata per 12 mesi, che quei giorni si risolvono al meglio.
Dimenticarsi per lunghi e interminabili attimi di essere mamma e diventare dottore, rianimatore, ventilare, usare farmaci, anestetici, aspettare che la crisi passi contando gli atti respiratori, monitorizzando il battito cardiaco, la saturazione, tutte cose che in quei momenti ti fanno diventare fredda, ti fanno scordare che di fronte hai tua figlia e che da un momento all’altro potrebbe accadere l’inevitabile.

Vivo per lei!
Non le faccio mancare mai la mia presenza per non farla vagare con lo sguardo nel nulla.
Rubarle un sorriso, una carezza dare un senso ai suoi movimenti non coordinati, ai suoi pensieri, alla sua scarsa attenzione è il mio scopo.
La mia vita è finalizzata a creare il benessere intorno a lei. Essere le sue braccia, le sue gambe, i suoi pensieri, attirare la sua scarsa attenzione è il mio scopo.
Nei momenti di sconforto il dolore mi assale, subentra l’angoscia e la rabbia perchè pensi che nonostante i sacrifici della malattia, Daniela non guarirà’mai e che ogni giorno potrebbe essere l’ultimo.

Mi sento impotente!
Ho paura, ma credo in Dio, in quel Dio che penso sempre ci aiuti nei momenti di difficoltà e che un giorno allevierà tutte le sofferenze della mia bimba, lo ha permesso, le ha già permesso una volta di riprendersi la sua vita, e con il cuore in mano gli chiedo ogni giorno il miracolo di darle una vita più tranquilla, di permetterle di capire cosa la circonda e di tutto il bene che le vogliamo e che possa un giorno riuscire a camminare, ad abbracciarmi, a farmi una carezza e il miracolo più bello e sentire la sua voce chiamarci mamma e papà.
La volontà divina, una cosa bella da accettare ma triste se pensi temi (come a volte, presa dallo sconforto, mi capita di pensare) che questa sia una punizione. Forse perchè non mi sono comportata bene con il mio prossimo, ho avuto a volte pensieri di presunzione di essere immune alla sofferenza, questo accade quando tutto nella vita va a gonfie vele.
Però poi penso se questa fosse una punizione il Signore non mi darebbe tutta questa forza.
Ed io c’è ne ho tanta per me ma soprattutto per la mia bambina che alimenta costantemente la sua voglia di vivere e anche l’amore tra me e suo padre.
Lui è una persona eccezionale. Ho sentito di tanti papà che hanno abbandonato la famiglia perchè non sono riusciti ad accettare la situazione. Invece lui è molto presente nella nostra vita, gestisce Daniela e tutte le sue cose come se lo sapesse fare da sempre, non si è mai tirato indietro.
A volte gli chiedo se è il caso di cambiare qualcosa nella nostra vita di trovare qualcosa che ci desse una svolta ma poi ci basta guardare Daniela mentre sorride e la vediamo felice e mi ricordo di tutto quello che di brutto c’è stato e che ci può essere e dico: nella nostra vita c’è già stata una svolta, viviamoci questa intensamente e teniamocela stretta perchè ci vuole poco ad averne una più brutta.
Non potrò mai dimenticare quei lunghi mesi interminabili trascorsi dietro la porta della rianimazione dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù, aspettare che si aprisse una porta per vedere tua figlia solo un’ora al giorno.

Quanto ho pianto!
Aspettavo che passasse chiunque del reparto per chiedere informazioni, aspettando una parola di conforto che spesso non arrivava mai. Ricordo la solita frase ascoltata per 12 lunghi e interminabili mesi: “Signora, stanotte abbiamo dovuto mettere sua figlia in coma farmacologico, sua figlia… si faccia forza… potrebbe non farcela”.
Il mio rifugio era la piccola chiesetta dell’ospedale. Li ci stavo bene, mi sedevo e lasciavo parlare il cuore, ho pregato con tante altre famiglie che stavano vivendo situazioni simili alla mia.

Oggi la nostra giornata a casa?
Un caos molto organizzato con un gran via vai di amici e parenti: ogni giorno il super pediatra si alterna con i super terapisti, l’infermiera e la maestra di sostegno che con il loro lavoro, l’amore per la loro professione e per mia figlia, fanno in modo che la normalità non venga intaccata dalla malattia.
E poi riceviamo le visite dei nonni, degli zii e dei suoi pestiferi cuginetti che amiamo tanto.
Tutto questo mentre la nostra bimba è monitorata tutta la giornata con un sensore all’alluce che registra costantemente l’ossigenazione del suo sangue e la sua frequenza cardiaca.
Più volte al giorno dobbiamo rimuovere i muchi dai bronchi di Daniela utilizzando un aspiratore elettrico.
Un altro strumento che utilizziamo è la pompa elettrica per somministrare la pappa omogeneizzata attraverso la PEG.
Le ore della giornata passano velocemente, cadenzate dalle numerose somministrazioni di farmaci, dalle cure speciali ma anche normali che richiede quotidianamente una qualsiasi bambina, dalle canzoncine che gli canto, dai balletti che mi invento e dalle tante e tante coccole che non ci stanchiamo mai di farle.
E intanto così la nostra bambina cresce le sue guance hanno ora un colorito roseo ha messo anche un pochino di ciccia nei punti giusti.

Daniela adesso ha 6 anni.
Conduce una vita il più normale possibile ma combatte ogni giorno con 100 problemi dovuti alla sua patologia soprattutto combatte con tenacia ogni giorno con la vita, dandoci molte preoccupazioni ma anche attraverso i sorrisi tanta forza e tanta speranza, che solo le mamme e i papà di un bimbo malato sanno tirar fuori.

domenica 20 luglio 2014

DivertiRiciclando e LaborSnorkeling con i nostri amici di Naturalia e Poseidon Blu Team

di Maria Cappelluti - Appoggiati a me

Il 10 e il 17 luglio 2014 si sono svolti i laboratori di eco-sostenibilità "DivertiRiciclando" ed il laboratorio marino più snorkeling presso la piscina del Lido Nettuno chiamato "LaborSnorkeling".

Appena entrati nella stanza del laboratorio il volto dei nostri bimbi si è illuminato di gioia appena hanno visto Raffaele Annese responsabile e proprietario di Naturalia  e sul tavolo del laboratorio tanti fogli da colorare con annessi colori.
Appena i nostri bimbi e ragazzi hanno preso posto è stato fornito loro un foglio con disegnato un pesciolino per le femminucce ed uno squalo per i maschietti che dopo averlo colorato e ritagliato veniva incollato ad un piatto di plastica rosso ed in seguito all'unione di una catenella formata da cannucce ritagliate diveniva una bellissima borsetta o tracolla. Mentre con l'utilizzo di bottiglie di plastica dopo essere state tagliuzzate si venivano a creare dei simpaticissimi polpi. Il tutto supportato dallo staff di Naturalia.











Dopo l'esprienza di DivertiRiciclando successivamente ci siamo recati coni nostri amici di Poseidon Blu Team presso il Lido Nettuno per il LaborSnorkeling dove i nostri bambini e ragazzi si sono divertiti tantissimo imparando al tempo stesso ad esplorare il fondale della piscina con l'uso di una semplice mascherina ovviamente il tutto sotto la supervisione degli assistenti. Appena terminato lo snorkeling si è passati al laboratorio marino dove sono stati creati dei braccialetti intrecciando delle cordicelle colorate ed inserendo una conchiglietta come ciondolo.


Terminato il tutto abbiamo salutato e ringraziato i nostri amici di Naturalia per la grande opportunità che ci hanno offerto e ci siamo lasciati con la speranza di rivederli al più presto per costruire con loro un percorso più a lungo termine per cercare di dare ai nostri bimbi più autonomia possibile nel realizzare questi simpatici ricordini.





giovedì 10 luglio 2014

Angeli d'A mare con i nostri nuovi amici della Lega Navale Molfetta





di Maria Cappelluti - Appoggiati a me

Continuano le iniziative promosse da Appoggiati a me rivolte ai propri associati.

Dopo il laboratorio teatrale col Teatro dei Cipis che ha messo in scena “C’era una volta all’improvviso” e il laboratorio culinario con la “Pasticcioneria” svoltasi presso la Mister Chef di Molfetta con la supervisione di Francesco Mastropierro, titolare della
rinomata pasticceria Peccati di Gola, abbiamo accettato di buon grado la proposta avanzata dai nostri cari amici, nonchè soci, Sergio Tridente e Betta Grillo, papà e mamma della dolcissima Daniela, di realizzare l’evento “Angeli d’A mare” che si è svolto presso la Lega Navale di Molfetta.

Le due realtà associative si sono fuse in questa spledida giornata che è stata per tutti noi un momento di puro divertimento e spensieratezza.

Siamo stati immediatamente ben accolti con la donazione ai nostri associati di una t-shirt con l’effige della Lega Navale che ci ha fatto sentire subito a casa.

I nostri bambini hanno potuto fare numerose esperienze, rese possibili anche dalla totale disponibilità degli istruttori che ci hanno illustrato come si pratica la canoa, o si governa una barca a vela mettendoci a disposizione i loro simulatori suscitando vivo interesse nei nostri ragazzi.

I soci della Lega Navale ci hanno poi generosamente messo a disposizione le loro imbarcazioni per un giro nel porto. Grandi e piccoli hanno potuto vivere questa bellissima esperienza resa ancora più piacevole dalle
ottimali condizioni climatiche, felici
di poter godere della vista del nostro faro o del nostro centro storico dominato dal meraviglioso Duomo da questo, per molti di noi, inusuale punto di osservazione.

Il pomeriggio è poi proseguito con una lotteria organizzata dalla Lega Navale di Molfetta che ha messo in palio tre premi principali e dei pesciolini rossi in quantità più che sufficiente per assicurarne a ciascun bambino almeno una coppia.
Si è poi cantato e ballato tutti insieme dimenticando per un istante le problematiche che alcuni di noi sono costretti ad affrontare ogni giorno.

La serata si è felicemente conclusa con due torte offerte dai nostri nuovi amici della Lega Navale, decorate apposta per questo evento.

Vogliamo ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per realizzare questa giornata memorabile, e in modo particolare il Presidente della Lega Navale di Molfetta, Felice Sciancalepore ed il Vice Presidente Arcangelo Valla.

Ci siamo congedati con la promessa di una seconda edizione di questo splendido evento che ha saputo donare un sorriso a grandi e piccini.

lunedì 30 giugno 2014

La nostra prima avventura "Pasticcioneria"



di Maria Cappelluti - Appoggiati a me

Il giorno 23 giugno 2014 in un clima festoso e con tanta emozione si è svolta la prima edizione della "Pasticcioneria" organizzata dalla nostra Associazione, Appoggiati a me, in collaborazione con la  Glob Eco, Mister Chef e la pasticceria Peccati di Gola, tutte realtà Molfettesi.

Il sorriso dei nostri bimbi è stata la più grande ricompensa per questa giornata. Tutti molto elettrizzati all'idea di questa nuova avventura ed allo stesso tempo incuriositi di sapere di cosa si trattasse.

Come prima tappa abbiamo incontrato Francesco Mastropierro presso il suo laboratorio alla  pasticceria e gelateria Peccati di gola  dove  ci ha spiegato  come vengono confezionati  gelati e pasticcini.

Terminato il tutto ci siamo recati da Mister Chef dove siamo stati accolti calorosamente da Loredana Lezoche (titolare delle due aziende che hanno sponsorizzato questo evento oltre che vice presidente dell'associazioni industriali Molfetta) e da Patrizia  che ha insegnato ai nostri bimbi come manipolare la pasta di zucchero.

Tra sbuffi di farina che dipingevano il volto dei nostri bimbi,  mani impasticciate, tra mille sorrisi e tanto divertimento prendevano forma i nostri biscotti decorati, preparati dalle mani smaniose ed allo stesso tempo inesperte dei nostri fantastici bambini.

Tutti i bimbi erano davvero entusiasti del risultato come anche le loro mamme ed i loro papà presenti.

Cosa dire di più  se non che esperienze come questa contribuiscono ad aumentare le loro conoscenze, le loro esperienze. Tutte queste novità non fanno altro che ampliare la loro sfera cognitiva e la loro voglia di fare. In definitiva  è stata una giornata colorata, piena di gioia di vivere e fuori dalla solita routine.

Un' esperienza che speriamo di poter replicare in una seconda edizione ancora più divertente.




sabato 28 giugno 2014

Abuso del dondolo per disabili e distruzione del tabellone istruzioni

La denuncia dell’associazione “Appoggiati a me”


23/06/2014


L'altalena è un gioco simbolo d'intere generazioni: l'abbiamo usata noi, ci giocavano i nostri genitori, i nostri nonni e via indietro nel tempo.

Meno di un anno fa nella nostra città, Molfetta, una lodevole iniziativa, che ha visto coinvolti sponsor privati e tanti cittadini generosi con la collaborazione del Comune, ha portato all'acquisto e all' installazione nella Villa Comunale di un' altalena un po' speciale: un dondolo per disabili, che avrebbe allietato le giornate di giochi dei bimbi con difficoltà motorie.

Noi dell'Associazione "Appoggiati a Me" avevamo accolto positivamente la generosità di tale dono, anche se con alcune perplessità dovute alla collocazione dell'altalena un po' troppo isolata rispetto alle altre giostrine presenti nella stessa zona gioco della Villa.
Tale posizione distaccata che, seppur dovuta alla conformazione della Villa stessa ne impediva altre sistemazioni, a nostro avviso rischiava di mettere un limite al processo d'integrazione, che i giochi spesso facilitano tra i bimbi.
E' stato comunque un grande atto di generosità e sensibilità di tanti cittadini verso una tematica così particolare, che tuttavia in questi giorni si contrappone alla stupida maleducazione e inciviltà di altri nostri concittadini che non hanno evidentemente ben compreso l'utilizzo del dondolo in questione.

Siamo nuovamente costretti a denunciare l'utilizzo del dondolo da parte di gruppetti "festanti" di bambini normodotati e cosa ancora più grave dai genitori degli stessi, nonché la distruzione della targa (come si vede nella foto realizzata da Alfonso Balducci) con le istruzioni di utilizzo. Tale targa aveva una notevole importanza, in quanto spiegava come posizionare la carrozzella ed utilizzare le imbracature di sicurezza.
Le foto in nostro possesso costituiscono una testimonianza inconfutabile di tale degrado.

L'inciviltà di alcuni nostri concittadini rende necessario ripristinare il cartello con le istruzioni di utilizzo del dondolo, per garantirne l'uso in sicurezza. Occorrerebbe poi sottrarre il dondolo per disabili alla condizione d'isolamento inserendo nelle vicinanze qualche nuovo gioco , e garantire una maggiore sorveglianza verso tutta la zona giochi da parte di tutti, cittadini compresi, che non devono restare indifferenti davanti a certi gesti ignobili.
Tutto questo crediamo sia un atto dovuto verso i bimbi disabili che sono cittadini come tutti gli altri, forse anche più degli incivili, ai quali, se si potesse, andrebbe revocata la cittadinanza.

Da parte nostra, ci impegneremo a rafforzare la cultura della disabilità, facendo opera di sensibilizzazione nelle scuole e nelle famiglie - forse i veri guardiani della salvaguardia del bene comune generale e quello specifico riguardante la disabilità - e porteremo a breve concrete proposte in merito al nostro Sindaco sulla materia specifica.


contributo di Maria Cappelluti
Presidente Associazione "Appoggiati a Me"

giovedì 19 giugno 2014

"C'era una volta all'improvviso". Serata conclusiva laboratorio teatrale "Il teatro per gioco"





di Maria Cappelluti -  Appoggiati a me

Si è svolta il 18 giugno all'auditorium Regina Pacis della Parrocchia Madonna della Pace la serata conclusiva del laboratorio teatrale denominato "Il teatro per gioco".

La nostra Associazione "Appoggiati a Me" che vuole tutelare i diritti dei disabili si sta occupando di molte
tematiche ad essi collegate che spaziano dalla scuola, alla riabilitazione, allo sport, all’inclusione lavorativa e cosi via.

Tuttavia uno dei nostri obiettivi principali è cercare di realizzare l'integrazione dei nostri bimbi anche attraverso il gioco ed il divertimento.

Per questo motivo ritengo fondamentale il teatro come motivo d’integrazione, perchè produce senza dubbio effetti benefici sia per quanto riguarda l’aspetto emotivo che  cognitivo di tutti i bimbi, a maggior ragione di  quelli disabili.

Attraverso il gioco del teatro, i bambini imparano non solo a relazionarsi tra loro, ma anche ad emulare gesti e comportamenti  insegnando agli altri valori come solidarietà, altruismo e generosità.

Per questo  mi piace ribadire  l’importanza del termine insieme, che porta  alla partecipazione di realtà differenti capaci sulla scena teatrale di diventare una cosa sola.

L’auspicio più grande è che ciò possa verificarsi anche nella vita di tutti i giorni!

Nel corso del laboratorio ho apprezzato la loro voglia di fare, il loro entusiasmo, la loro vivacità!

Permettetemi di complimentarmi con Giulia Petruzzella - del Teatro dei Cipis - che  è riuscita a portare a termine il tutto con serenità anche grazie al prezioso aiuto delle assistenti.

E’  stato meraviglioso vedere i bimbi della nostra associazione mettersi in gioco, nonostante le loro problematiche a volte molto differenti tra loro: mi  ha toccato nel profondo vederli ridere, sorridere, abbracciarsi, sostenersi a vicenda.

Mi ha riempito il cuore vedere il sorriso e la soddisfazione impressi sui volti delle mamme quando vedevano i loro bimbi raggiungere traguardi inizialmente quasi insperati. 

Volevamo che il pubblico in sala si divertisse come ci  siamo divertiti noi, anche tenendo in considerazione il grandissimo sforzo dei bambini nel riuscire ad essere su quel palco. E ci siamo riusciti.

Anche solo per questo tutti i partecipanti ed il loro genitori hanno meritato il nostro più grande applauso di incoraggiamento, come lo hanno meritato anche le assistenti dei bimbi che li hanno seguiti passo dopo passo.   

Ringraziamo tutti quelli che si sono uniti a noi quella sera dedicandoci un po' del loro tempo e la Network Contacts - nella figura di Giulio Saitti - per aver reso possibile tutto questo.



mercoledì 18 giugno 2014

Informazioni Utili: Prenotazione di esami e prelievi alla Asl




 
La prenotazione esami e prestazioni può essere effettuata presso gli sportelli del CUP nei seguenti orari: 
 
o    DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE ORE 08.15 ALLE ORE 12.00
o    DAL LUNEDÌ AL GIOVEDÌ DALLE ORE 15.30 ALLE ORE 17.00
        presso SPORTELLO n°5 ALP ( intramoenia):
o    LUNEDÌ, MERCOLEDÌ E VENERDÌ, DALLE ORE 15.30 ALLE ORE 17.30

Tuttavia per le prenotazioni di esami ed analisi di laboratorio esistono alcune facilitazioni operative che è opportuno conoscere:
 
Possibilità di pagare il ticket oltre che allo sportello CUP anche con bollettino postale come segue
 
Conto Corrente Postale n° 681700 
intestato alla ASL BA - SERVIZIO TESORERIA
causale: Ticket Prestazione Sanitarie c/o Ospedale Don Tonino Bello di Molfetta


Possibilità di prenotare esami e prelievi tramite numero verde  
 
Per la ASL Bari  n° verde 800.345477
 
N.B. la Asl Bari comprende molti ospedali e Molfetta è decentrata: nel caso fossero proposte prenotazioni in posti difficili da raggiungere (Altamura, Gravina ecc.), spesso potrebbero aversi risultati migliori rivolgendosi alla ASL B.A.T. (che comprende ad esempio Bisceglie o Trani)  telefonando al n° verde  800.550177


Possibilità di ottenere i risultati via email
nel caso si desiderasse ottenere il risultato delle analisi sulla propria email, in sede di registrazione (sportello nella sala prelievi dove si consegna la ricetta con la prescrizione delle analisi) , si dovrà segnalare tale volontà. 
A fronte di tale richiesta, l'addetto presenterà al richiedente un modulo da compilare (nominativo, codice fiscale e indirizzo mail). Il modulo va compilato al momento e consegnato. Il referto arriverà sulla mail indicata nel primo pomeriggio attorno alle h 15.00/16.00.
 
 
Possibilità per gli esenti totali di  effettuare esami di laboratorio senza prenotazione e senza passare dal CUP
muniti di ricetta rossa presentarsi direttamente al laboratorio analisi per il prelievo in tutti i giorni previsti (L-V);
prendere il numero "salva-coda";
al proprio turno, si accede allo sportello registrazione ricetta (sito all'interno dello stesso locale); si registra la ricetta e si attende la chiamata per il prelievo.
Ugualmente per ottenere il risultato delle analisi sulla propria email, in sede di registrazione della ricetta si dovrà segnalare tale volontà e compilare il modulo
 
 
Possibilità di eseguire esami anche il sabato

ORARI CENTRO PRELIEVI
Accettazione: da lunedì a sabato dalle ore 7.30 alle ore 10.30
Prelievi: da lunedì a sabato dalle ore 7.30 fino ad esaurimento delle persone accettate
(o previo accordo in casi particolari per altri orari)
Ritiro referti: da lunedì a sabato dalle ore 12.00 alle ore 13.00 ( o ricevuti via email)


     
Possibilità di chiedere notizie e chiarimenti
     
      I dirigenti sono a disposizione per eventuali chiarimenti dal Lunedì al Venerdì dalle ore 11.30 alle ore 12.30.

Direttore                           080-3357528
Sale Operative                 080-3357472/4
Fax                                   080-3357472
Sala Prelievi                     080-3357520
Indirizzo email:    labmolfetta@libero.it

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martedì 22 aprile 2014

Gli atti di inciviltà proseguono




di Maria Cappelluti - Appoggiati a me


Era l’8 marzo 2014 quando denunciavamo lo scempio avvenuto alla piantina tattile presso la stazione ferroviaria di Molfetta (incivili distruggono la pianta tattile) ed il 20 aprile 2014 mi sono imbattuta in un altro atto di inciviltà. 

Qualcunocome mostrato nella foto, si è divertito ad imbrattare il cartello delle avvertenze e le modalità di utilizzo del dondolo per disabili nella Villa Comunale.

Ma cosa sta accadendo? Cosa spinge a compiere atti del genere? Sono due domande che sempre più spesso mi sto ponendo. Perché questo accanimento verso chi  lotta ogni giorno per andare avanti e per combattere infinite ed estenuanti battaglie contro tutto e tutti?

Le risposte possono essere tante, ma resta il triste dato di fatto che in questa nostra società prevalgono troppo spesso l'inciviltà, la mancanza di rispetto per le cose altrui e l'insofferenza alle regole. Fortunatamente non sempre è così, ci sono realtà nella nostra città dove il rispetto verso chi spesso non è in grado di difendersi da solo esiste e lo dimostra un episodio del quale sono stata tristemente testimone avvenuto mesi fa, quando dei bambini sfidavano una coppia di ragazzine per non farle salire sul dondolo e nonostante queste minacciassero di arrivare alle mani, questi ultimi non si lasciavano intimorire. Hanno difeso con estrema determinazione quel dondolo!

Il custode della villa molto spesso si trova a lottare contro gruppi di adolescenti che a tutti i costi vogliono salire sul dondolo, in 5 oppure 6 la volta, riuscendo spesso a farli desistere ma ovviamente non può passare lì tutta la giornata.

Ma spesso, troppo spesso, a vincere sono loro: gli incivili, che non sanno mettersi nei panni del disabile il quale anche attraverso un semplice gioco o un'attrezzatura, cerca di sentirsi un po' meno prigioniero dei propri limiti.

E’ evidente che urge un’educazione ed una cultura alla disabilità, da parte di tutti: famiglia, istituzioni, scuole, luoghi ricreativi, parrocchie e così via.
Iniziamo a piccoli passi, chiediamoci NOI per primi cosa possiamo fare quotidianamente nel nostro piccolo. Innanzitutto se siamo testimoni di qualche atto vandalico non dobbiamo far finta di nulla e lasciarli fare. Insegnamo a chi ci vive accanto a rispettare gli altri e le cose che ci circondano, a tendere la mano a chi è in difficoltà e a non lasciarlo solo.

Il bene comune e la disabilità ci appartengono e dobbiamo rispettarli!

giovedì 17 aprile 2014

Per una Santa Pasqua



Ringraziamo Betta, una delle tante mamme coraggio della nostra Associazione "Appoggiati a me", per aver scritto questo brano ed avercelo fatto conoscere. Ho voluto postarlo qui sul blog per Pasqua, per dare un significato speciale alla Pasqua della nostra Associazione.
Grazie di cuore Betta per averci fatto dono di questa preziosa Preghiera. (Maria Cappelluti)


di Betta Grillo - Appoggiati a me

Questo brano è stato scritto nell'anno 2011 da me e dalla mia bimbina. Don Franco parroco di San Domenico, nei giorni della Settimana Santa di quell'anno volle far girare la Madonnina del Rosario nei portoni del nostro quartiere, a me chiese di tenerla in casa per 3 giorni. In uno di quei pomeriggi ho pregato così, credo sia il modo migliore per affidare la mia forza e la debolezza della nostra sofferenza al suo volere.

Oggi la dedico a tutti i nostri bimbi. Non sarà più mia ma nostra.
Vi auguro una buona e Santa settimana. 

Dal Vangelo secondo Luca: "Se qualcuno vuole venire dietro me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua".

Gesù ha parlato al mio cuore mi ha aperto l'orecchio ed io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirata indietro.
Non è mai leggera la croce da vivere soprattutto quando a portarla è un figlio.
Ma la malattia ha bussato alla mia porta, un'esperienza dura e difficile da accettare.
Eppure il Signore ogni giorno mi da la forza di andare avanti.
Con questa malattia mi ha fatto capire la fragilità della vita,
ora guardo tutto con occhi diversi,
quello che ho e che siamo è un suo dono.
La mia bambina figlia generata dall'amore e per volontà sua è malata,
come tante altre persone,
che insieme a noi portano quella che oggi possiamo veramente sentire come una croce.
Una croce pesante e difficile da portare,
ma che il Signore ha portato prima di me e penso più carica perché contiene tutte le nostre.
Perciò Signore tu conosci tutte le nostre fragilità e ti prego di non lasciarci mai cadere sotto il peso degli eventi e della depressione.
Aiutaci a rialzarci sempre donandoci forza e sollievo insegnandoci a lottare e sperare.
Mai come ora Signore ti sento vicino fa che possa continuare a sperare sempre in te.
E a te Madre Nostra donna dall'animo straziato, rimani vicino a noi con cuore di Madre e nel buio della malattia
fa che ogni nostra lacrima si unisca alle tue e diventino VITA; ma soprattutto VOGLIA DI VIVERE.

sabato 8 marzo 2014

Incivili distruggono la pianta tattile della stazione di Molfetta

foto di Gabriele Vilardi
foto di Gabriele Vilardi

di Vito del Rosso - Appoggiati a Me

Con grande rammarico e cocente rabbia il comitato Appoggiati a me non può fare a meno di evidenziare alla cittadinanza il grave atto vandalico perpetrato nei confronti dei tabelloni tattili installati appena due mesi fa all’interno della stazione di Molfetta.

Coloro che  hanno distrutto il tabellone non si sono solo macchiati di un ignobile gesto, ma hanno dimostrato totale insensibilità nei confronti di coloro che, gravati da un handicap visivo, quello strumento erano costretti ad usarlo. Un altro aspetto non secondario di questa vicenda è la totale assenza, in questi individui, del concetto di bene comune.

Il nostro Comitato ritiene fondamentale tutelare i diritti dei “diversabili” al fine di migliorarne l’integrazione nella società. In tal senso è orientata la nostra attività di sensibilizzazione che tuttavia non può prescindere da una costante e rigida attività educativa. Le famiglie giocano un ruolo fondamentale ma riteniamo che sono le scuole i veri bastioni del senso civico e dell’educazione alla diversità. Lungi da noi il voler attribuire delle responsabilità però innanzi allo scempio di questo gesto nessuna componente sana della società può evitare di domandarsi se si stia facendo abbastanza e se gli sforzi profusi siano orientati nel verso giusto.

Concludiamo auspicando che le Istituzioni della nostra città in concerto con le Ferrovie dello Stato s’impegnino al ripristino del tabellone distrutto. Sarebbe un gesto nobile nei confronti dei cittadini non vedenti che quotidianamente attraversano la nostra stazione. Significherebbe l’affermazione o meglio la riaffermazione di due importanti principi fondamentali della nostra Costituzione che all’articolo 2 e 3 recita rispettivamente:“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”... “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.



lunedì 3 marzo 2014

Finalmente si festeggia a scuola!

Salvatore festeggia con i suoi compagni della Scuola C. Battisti (Zona levante) il suo 4° compleanno.


di Lidia de Trizio – Appoggiati a Me


La scuola che frequenta Salvatore non è un grande istituto antico pieni di quadri, statue, grandi scalinate o tante segreterie ma una piccola sezione staccata formata da quattro timide classi una più coinvolgenti dell’altra, con maestre, collaboratrici e assistenti tutte amabilmente straordinarie.

Salvatore oggi è apparentemente tranquillo,  entra nella piccola aula oggi molto affollata, saluta le maestre - Rosa, Angela e Giovanna - e continua il suo cammino diritto verso un gioco che ha già preso di mira, sembra quasi non si accorga degli altri bambini attorno a lui.

Le maestre sono preoccupate, Salvatore è un bambino autistico e non è un caso semplice, ma vedono nei suoi occhi un amore infinito, una dolcezza disarmante ed una grande voglia di imparare.

Da poco Salvatore, grazie a loro, ha imparato a stare seduto in cerchio con gli altri bambini, ora a lui piace colorare, ricerca le maestre e l’assistente Clarissa gli ha anche insegnato il “bacetto con lo schiocco”.

Ma per una giornata importante come oggi ha imparato una cosa nuova: le maestre gli hanno insegnato a spegnere le candeline, una cosa che inorgoglisce anche la mamma!

Grazie a tutti, maestre, alunni e collaboratori per aver voluto festeggiare insieme a Salvatore i suoi primi 4 anni.

Alcuni dei tantissimi disegni che i compagni di Salvatore gli hanno dedicato per il suo compleanno.



giovedì 27 febbraio 2014

28 Febbraio 2014 Giornata mondiale delle malattie rare





Che cosa sono le malattie rare?


Una malattia viene definita “rara” quando si manifesta in pochissimi casi, per comodità è stato messo il tetto massimo: una malattia è rara quando colpisce non più di 5 persone ogni 100 mila abitanti.
Il fatto che una malattia rara colpisca poche persone, non significa che queste siano poche. In Italia per esempio ci sono oggi milioni di casi e decine dimilioni sono quelli in Europa.
Cosa sono le malattie rare?
Questo perché le tipologie di malattia rara sono molte, il numero di quelle conosciute e quindi diagnosticate varia tra 7 mila e 8 mila.

Unire le diverse patologie sotto la dicitura “malattie rare” serve per evidenziare una serie di problematiche comuni che riguardano l’ambito assistenziale, così da poter poi meglio individuare interventi ad hoc coinvolgendo malati che hanno bisogni comunque simili, seppur con sintomi o diagnosi diverse. L’obiettivo è quello di dare risposte mirate e non frammentarie, salvaguardando però le differenze delle singole patologie.
Il concetto di malattie rare è strettamente collegato a quello dei farmaci cosiddetti orfani. I farmaci orfani sono quelli destinati a queste malattie poco diffuse e che proprio a causa di questo hanno difficoltà a riscontrare l’interesse economico delle aziende farmaceutiche.
A livello europeo nel 2000 viene pubblicato il regolamento 141, che si rivolge proprio ai farmaci orfani, istituendo una procedura (a livello comunitario) per l’assegnazione di questa qualifica. Nasce proprio a questo scopo il Commitee for Orphan Medicinale Products (COMP) all’interno dell’Eruropean Medicines Agency (EMEA). Questo regolamento segue la decisione n. 1295 presa nel 1999 dal parlamento della comunità europea che prevedeva un piano di azioni comunitarie a livello della sanità pubblica a favore delle malattie rare.

Nello specifico della normativa italiana emerge nel Piano Sanitario Nazionale 1998-2000 come priorità la “tutela dei soggetti affetti da malattie rare” e tra gli interventi la realizzazione di una rete nazionale delle malattie rare. Nel 2001, infatti, il Decreto Ministeriale 279 mette in atto le precedenti direttive, promuovendo la costituzione di una rete nazionale di presidi regionali per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare.