di Maria Cappelluti - Appoggiati a Me
Nella sola giornata di ieri si è sentito parlare sui vari mezzi di comunicazione di 3 terribili atti di violenza subiti da ragazzi disabili.
Non c'è niente di più vigliacco che prendersela e fare i duri con chi per forza di cose non riesce a difendersi.
Ecco descritti brevemente i tre episodi che hanno scosso l’opinione pubblica tra ieri ed oggi:
- Un ragazzino disabile picchiato da alcuni suoi compagni umiliato, sbeffeggiato e spinto in acqua, il tutto ripreso da un cellulare ed il video messo in rete (Picchiano disabile e lo gettano nel fiume Poi mettono il video sul web: arrestati).
- Una ragazza di 19 anni con un lieve ritardo cognitivo che conviveva con un muratore di 35 anni picchiata sino a ridurla in fin di vita in modo talmente efferato da causarle gravi lesioni cerebrali permanenti (Pestata a sangue dal compagno. Lei, 19enne disabile, è in coma).
- E per ultimo, e non per ordine d’importanza, l’episodio accaduto ad un ragazzo sedicenne disabile mentale che ha subito la rottura di un braccio da parte di due poliziotti che volevano costringerlo a scendere da un autobus (Poliziotto spezza un braccio a un 16enne disabile).
Tutti episodi abbastanza forti e di una ferocia inaudita.
Questo, oltre che farci comprendere quanto i disabili siano indifesi, deve anche farci rendere conto quanto ancora ci sia da fare nel campo della prevenzione di cattivi comportamenti, di quanto ci sia ancora da fare per combattere la violenza in genere e principalmente sulle fasce piu' deboli.
Ciò che deve far riflettere è che sono episodi avvenuti in varie parti del mondo e questo ancor più ci fa capire quanto il fenomeno sia esteso e soprattutto non abbia confini. C'è ancora troppa ignoranza e non intesa a livello culturale ma a livello di mancanza di consocenza. Ogni tipo di violenza va condannata, ma prendersela con soggetti che ribadisco non sanno o non possono difendersi è solo un atto di grande vigliaccheria che non lascia spazio ad alcun tipo di giustificazione.
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